エピソード

  • «Saxa loquuntur!» Pompei e la «Gradiva». Viaggi in Italia, 1902-1906 (capitolo completo)
    2024/12/26
    Nella primavera del 2009, tra gli scaffali della Library of Congress di Washington D.C. fanno una scoperta sorprendente: si imbattono in un contenitore mai esaminato prima con dieci scomparti, ciascuno con un piccolo taccuino.
    Realizzano così di aver ritrovato i taccuini tascabili che Sigmund Freud portava con sé durante i suoi viaggi e che fino ad allora erano stati considerati perduti.
    I viaggi nell’«agognata Italia» di Freud, furono numerosi e si svolsero dal 1895 al 1900, a cui seguirono quelli dal 1907 al 1913.

    «I viaggi di Freud in Italia»

    13 - «Via (le strade di Pompei che sto studiando)»
    14 - «Il Vesuvio fuma molto / gradualmente aumentato» - Napoli e Campania, 1902
    15 - «Il sole celestiale e il mare divino» - Laghi dell'Alta Italia e Liguria, 1905
    16 - «Lavarone è una specie di paradiso» - Trentino, 1906
    17 - «Nata in giornate soleggiate» La stesura della Gradiva, 1906
    18 - «Nella bella Viareggio» Un viaggio ancora sconosciuto, 1906

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  • «Nella bella Viareggio» Un viaggio ancora sconosciuto, 1906 da «I viaggi di Freud in Italia»
    2024/12/26
    Nella primavera del 2009, tra gli scaffali della Library of Congress di Washington D.C. fanno una scoperta sorprendente: si imbattono in un contenitore mai esaminato prima con dieci scomparti, ciascuno con un piccolo taccuino.
    Realizzano così di aver ritrovato i taccuini tascabili che Sigmund Freud portava con sé durante i suoi viaggi e che fino ad allora erano stati considerati perduti.
    I viaggi nell’«agognata Italia» di Freud, furono numerosi e si svolsero dal 1895 al 1900, a cui seguirono quelli dal 1907 al 1913.

    «Saxa loquuntur!» Pompei e la «Gradiva». Viaggi in Italia, 1902-1906

    Nel ricostruire gli accadimenti di quell’estate del 1906, mi sono imbattuta in prove interessanti.Si trattava chiaramente di annotazioni riguardanti un viaggio in Italia, ma erano appunti di un viaggio programmato a Viareggio o di uno poi realmente realizzato?
    Poiché gli studi non avevano menzionato questo viaggio, in mancanza di altri indizi, ero arrivata alla conclusione che le note si riferissero a un piano di viaggio mai realizzato.
    Sigmund Freud non rimase tutto il tempo con la famiglia a Riva e le annotazioni sul taccuino corrispondono perfettamente a questa ricostruzione: l’11 settembre Freud partì per Viareggio, prevedibilmente accompagnato da Alexander.
    Stando alle annotazioni del taccuino, Freud deve aver trascorso a Viareggio i giorni tra il 12 e il 19 settembre 1906.
    Il secondo accenno a Viareggio segue un anno dopo, in una lettera che Freud scrive da Vienna il 7 luglio 1935, in risposta a Edoardo Weiss, che si trovava in Versilia durante le vacanze estive:

    «[...] Le auguro di divertirsi molto nella bella Viareggio, dove una volta ho anche trascorso una stagione balneare e preso granchi.
    CordialmenteIl suo Freud»

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  • «Nata in giornate soleggiate» La stesura della Gradiva, 1906 da «I viaggi di Freud in Italia»
    2024/12/26
    Nella primavera del 2009, tra gli scaffali della Library of Congress di Washington D.C. fanno una scoperta sorprendente: si imbattono in un contenitore mai esaminato prima con dieci scomparti, ciascuno con un piccolo taccuino.
    Realizzano così di aver ritrovato i taccuini tascabili che Sigmund Freud portava con sé durante i suoi viaggi e che fino ad allora erano stati considerati perduti.
    I viaggi nell’«agognata Italia» di Freud, furono numerosi e si svolsero dal 1895 al 1900, a cui seguirono quelli dal 1907 al 1913.

    «Saxa loquuntur!» Pompei e la «Gradiva». Viaggi in Italia, 1902-1906

    Il giorno in cui Freud iniziò a scrivere la sua prima interpretazione psicoanalitica della letteratura, “Il delirio e i sogni nella «Gradiva»” di Wilhelm Jensen, era il 24 agosto 1906.
    La data coincideva con quella dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., come annotò in margine del suo esemplare della novella «Gradiva, una fantasia pompeiana» di Jensen, di cui Freud continuò la stesura del manoscritto fino al 30 agosto, prima che tutta la famiglia lasciasse Lavarone.Il significato di Pompei come topos diventa chiaro nel saggio “Il delirio e i sogni nella «Gradiva» di Wilhelm Jensen, dove l’analogia tra archeologia e archeologia dell’inconscio è idealmente rappresentata, come Freud aveva già mostrato in “Eziologia dell’isteria”.
    Nella “Gradiva” tale analogia arricchisce la teorizzazione freudiana con l’elaborazione di due concetti: il ritorno del rimosso e l’atemporalità dell’inconscio, che Freud approfondirà sistematicamente nel 1915 in due scritti: “La rimozione” e “L’inconscio”.

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  • «Lavarone è una specie di paradiso» - Trentino, 1906 da «I viaggi di Freud in Italia»
    2024/12/26
    Nella primavera del 2009, tra gli scaffali della Library of Congress di Washington D.C. fanno una scoperta sorprendente: si imbattono in un contenitore mai esaminato prima con dieci scomparti, ciascuno con un piccolo taccuino.
    Realizzano così di aver ritrovato i taccuini tascabili che Sigmund Freud portava con sé durante i suoi viaggi e che fino ad allora erano stati considerati perduti.
    I viaggi nell’«agognata Italia» di Freud, furono numerosi e si svolsero dal 1895 al 1900, a cui seguirono quelli dal 1907 al 1913.

    «Saxa loquuntur!» Pompei e la «Gradiva». Viaggi in Italia, 1902-1906

    La famiglia Freud trascorse le vacanze estive del 1906 sull’altopiano di Lavarone, in Valsugana, nella parte meridionale dell’allora Tirolo, situato al confine con l’Italia.
    A questo proposito, il taccuino 5 contiene importanti annotazioni che permettono anche di determinare con precisione l’inizio delle vacanze estive del 1906:

    Inizio vacanze 1906
    sabato 14 luglio
    Molveno
    90 Corone bagno altrimenti barca
    Pranzo 12-1/2.1 h, 7-8 h
    carrozza 35 Corone settembre
    Mezzo Lombardo 1 h.10
    Trento 1.33
    Val Sugana 2
    Caldonazzo 3

    «Lavarone è una specie di paradiso (ma la prego di non dirlo a nessuno), l’altitudine fa molto bene a tutti noi, tranne che a Minna, che pensa molto a cambiare posto.
    Il caldo è alleviato da un vento delizioso, l’acqua del lago è tra i 19 e i 20 gradi».

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  • «Il sole celestiale e il mare divino» - Laghi dell'Alta Italia e Liguria, 1905 da «I viaggi di Freud in Italia»
    2024/12/26
    Nella primavera del 2009, tra gli scaffali della Library of Congress di Washington D.C. fanno una scoperta sorprendente: si imbattono in un contenitore mai esaminato prima con dieci scomparti, ciascuno con un piccolo taccuino.
    Realizzano così di aver ritrovato i taccuini tascabili che Sigmund Freud portava con sé durante i suoi viaggi e che fino ad allora erano stati considerati perduti.
    I viaggi nell’«agognata Italia» di Freud, furono numerosi e si svolsero dal 1895 al 1900, a cui seguirono quelli dal 1907 al 1913.

    «Saxa loquuntur!» Pompei e la «Gradiva». Viaggi in Italia, 1902-1906

    Nella Pasqua del 1905, Sigmund e Alexander partirono per il sud, presumibilmente per cercare una sistemazione dove passare la villeggiatura.
    La lunga e dettagliata lettera descrive ai figli, a Martha e a Minna i sentieri di montagna lastricati di pietra, attraverso prati fioriti e boschi sconfinati, rendendoli partecipi dell’osservazione e della raccolta di bellissimi fiori primaverili, tra cui crochi e nontiscordardimé (allegati alla lettera), così come la descrizione del grandioso panorama:
    «Finalmente si esce dal bosco, si ha davanti un panorama che sembra una carta geografica [...]. La solitudine era incantevole, monti, foreste, fiori, acqua, castelli, monasteri e nemmeno una persona».
    Il viaggio nell’Italia del nord si svolse dal 3 al 23 settembre.Il primo soggiorno fu a Innsbruck; la tappa successiva li portò a Rovereto passando per Bolzano.
    Freud scrisse una cartolina postale da Villa Serbelloni, splendidamente situata e con panorama su due laghi: «Finalmente un bel posto in questo viaggio dopo la brutta Milano.
    Il lago di Como è stupendo. Una villa dopo l’altra, un paese dopo l’altro».
    La cartolina da Bellagio dell’8 settembre precisa i loro piani: «oggi viaggio sul lago di Lugano [...] poi avanti per Pallanza sul lago Maggiore».
    Da Pallanza, Sigmund e Minna visitarono le tre Isole Borromee.
    Dopo le tappe sui laghi, Sigmund e Minna partirono in treno per Genova dove arrivarono nel pomeriggio del 12 settembre.
    Il pomeriggio del 13 Freud e Minna fecero una gita a Pegli.Il nome della località fu occasione di un caso di amnesia riportata da Freud nel 1907 nella seconda edizione de “Psicopatologia della vita quotidiana", nel capitolo 3, “Dimenticanza di nomi e sequenze di parole”.
    In una lettera finale Freud include anche un riassunto personale dei momenti salienti del viaggio: «Del paesaggio non si può parlare senz’essere un poeta o citare altri. [...] già solo sotto le palme è addirittura un lusso, si può essere curiosi di sapere quale sarà la debita punizione».

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    25 分
  • «Il Vesuvio fuma molto / gradualmente aumentato» - Napoli e Campania, 1902 da «I viaggi di Freud in Italia»
    2024/12/26
    Nella primavera del 2009, tra gli scaffali della Library of Congress di Washington D.C. fanno una scoperta sorprendente: si imbattono in un contenitore mai esaminato prima con dieci scomparti, ciascuno con un piccolo taccuino.
    Realizzano così di aver ritrovato i taccuini tascabili che Sigmund Freud portava con sé durante i suoi viaggi e che fino ad allora erano stati considerati perduti.
    I viaggi nell’«agognata Italia» di Freud, furono numerosi e si svolsero dal 1895 al 1900, a cui seguirono quelli dal 1907 al 1913.

    «Saxa loquuntur!» Pompei e la «Gradiva». Viaggi in Italia, 1902-1906

    «Così, in questa prima analisi completa di un’inchiesta da me intrapresa, arrivai a un procedimento che in seguito ho corretto a metodo e introdussi deliberatamente, un procedimento di svuotamento strato per strato, che ci piaceva paragonare alla tecnica del dissotterrare una città sepolta».
    Il modello di tale «città sepolta”Etiologia dell’isteria”, nel tempo divenne un paradigma del metodo psicoanalitico.
    Durante le lunghe pause di riposo nel giardino della Cocumella, presso Sorrento, e di fronte a «sua Altezza il Vesuvio», Freud annotò nel suo taccuino il 4 settembre:

    [...] Il Vesuvio fuma molto gradualmente aumentato.
    3 Tipi di sintomia) rimozione - isteria
    b) formazione reattiva - nevrosi ossessiva
    c) irruzione [nella coscienza] - paranoia
    Napoli 14/9
    due tipi di resistenza, dalla funzione secondaria ai motivi originari accanto all’inevitabilità della rimozione

    Questo è un eccellente esempio dei pensieri in nuce rivelati dai taccuini tascabili, che dimostra come nel corso del tempo Freud abbia trasformato e integrato queste riflessioni in una teoria.
    A Sorrento, ispirato dal Vesuvio fumante, Freud annota sul taccuino tre «sintomi», ovvero caratteristiche peculiari delle singole malattie mentali.

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    33 分
  • «Via (le strade di Pompei che sto studiando)» da «I viaggi di Freud in Italia»
    2024/12/26
    Nella primavera del 2009, tra gli scaffali della Library of Congress di Washington D.C. fanno una scoperta sorprendente: si imbattono in un contenitore mai esaminato prima con dieci scomparti, ciascuno con un piccolo taccuino.
    Realizzano così di aver ritrovato i taccuini tascabili che Sigmund Freud portava con sé durante i suoi viaggi e che fino ad allora erano stati considerati perduti.
    I viaggi nell’«agognata Italia» di Freud, furono numerosi e si svolsero dal 1895 al 1900, a cui seguirono quelli dal 1907 al 1913.

    «Saxa loquuntur!» Pompei e la «Gradiva». Viaggi in Italia, 1902-1906

    Il 5 marzo 1902 Freud raggiunse un secondo apice della sua vita, ovvero la tanto attesa nomina a professore universitario straordinario conferitagli dall’Imperatore Francesco Giuseppe.
    Così viene finalmente svelato il motivo del «viaggio a Roma», che aveva caratterizzato gran parte della corrispondenza degli anni 1899-1900: l’impossibilità di andare a Roma simboleggiava il mancato ottenimento della nomina a professore.

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  • «Eppure è un momento culminante della mia vita» Freud Roma, 1901 (capitolo completo)
    2024/12/24
    Nella primavera del 2009, tra gli scaffali della Library of Congress di Washington D.C. fanno una scoperta sorprendente: si imbattono in un contenitore mai esaminato prima con dieci scomparti, ciascuno con un piccolo taccuino.
    Realizzano così di aver ritrovato i taccuini tascabili che Sigmund Freud portava con sé durante i suoi viaggi e che fino ad allora erano stati considerati perduti.I viaggi nell’«agognata Italia» di Freud, furono numerosi e si svolsero dal 1895 al 1900, a cui seguirono quelli dal 1907 al 1913.

    «I viaggi di Freud in Italia»

    9 - «Eppure è un momento culminante della mia vita» - Roma, 1901
    10 - «Pretesto e simbolo» I quattro sogni romani
    11 - «Il mio desiderio di Roma è profondamente nevrotico» - Roma e Wilhelm Fliess
    12 - «Diventati romani» - Il primo viaggio a Roma, 1901

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    1 時間 31 分