-
«Il sole celestiale e il mare divino» - Laghi dell'Alta Italia e Liguria, 1905 da «I viaggi di Freud in Italia»
- 2024/12/26
- 再生時間: 25 分
- ポッドキャスト
-
サマリー
あらすじ・解説
Nella primavera del 2009, tra gli scaffali della Library of Congress di Washington D.C. fanno una scoperta sorprendente: si imbattono in un contenitore mai esaminato prima con dieci scomparti, ciascuno con un piccolo taccuino.
Realizzano così di aver ritrovato i taccuini tascabili che Sigmund Freud portava con sé durante i suoi viaggi e che fino ad allora erano stati considerati perduti.
I viaggi nell’«agognata Italia» di Freud, furono numerosi e si svolsero dal 1895 al 1900, a cui seguirono quelli dal 1907 al 1913.
«Saxa loquuntur!» Pompei e la «Gradiva». Viaggi in Italia, 1902-1906
Nella Pasqua del 1905, Sigmund e Alexander partirono per il sud, presumibilmente per cercare una sistemazione dove passare la villeggiatura.
La lunga e dettagliata lettera descrive ai figli, a Martha e a Minna i sentieri di montagna lastricati di pietra, attraverso prati fioriti e boschi sconfinati, rendendoli partecipi dell’osservazione e della raccolta di bellissimi fiori primaverili, tra cui crochi e nontiscordardimé (allegati alla lettera), così come la descrizione del grandioso panorama:
«Finalmente si esce dal bosco, si ha davanti un panorama che sembra una carta geografica [...]. La solitudine era incantevole, monti, foreste, fiori, acqua, castelli, monasteri e nemmeno una persona».
Il viaggio nell’Italia del nord si svolse dal 3 al 23 settembre.Il primo soggiorno fu a Innsbruck; la tappa successiva li portò a Rovereto passando per Bolzano.
Freud scrisse una cartolina postale da Villa Serbelloni, splendidamente situata e con panorama su due laghi: «Finalmente un bel posto in questo viaggio dopo la brutta Milano.
Il lago di Como è stupendo. Una villa dopo l’altra, un paese dopo l’altro».
La cartolina da Bellagio dell’8 settembre precisa i loro piani: «oggi viaggio sul lago di Lugano [...] poi avanti per Pallanza sul lago Maggiore».
Da Pallanza, Sigmund e Minna visitarono le tre Isole Borromee.
Dopo le tappe sui laghi, Sigmund e Minna partirono in treno per Genova dove arrivarono nel pomeriggio del 12 settembre.
Il pomeriggio del 13 Freud e Minna fecero una gita a Pegli.Il nome della località fu occasione di un caso di amnesia riportata da Freud nel 1907 nella seconda edizione de “Psicopatologia della vita quotidiana", nel capitolo 3, “Dimenticanza di nomi e sequenze di parole”.
In una lettera finale Freud include anche un riassunto personale dei momenti salienti del viaggio: «Del paesaggio non si può parlare senz’essere un poeta o citare altri. [...] già solo sotto le palme è addirittura un lusso, si può essere curiosi di sapere quale sarà la debita punizione».
Se VUOI puoi cliccare sul link che trovi qui sotto per ASCOLTARE tutti i podcast di «I viaggi di Freud in Italia» https://penisolabella.blogspot.com/2024/12/audiolibro-i-viaggi-di-freud-in-italia.html
Realizzano così di aver ritrovato i taccuini tascabili che Sigmund Freud portava con sé durante i suoi viaggi e che fino ad allora erano stati considerati perduti.
I viaggi nell’«agognata Italia» di Freud, furono numerosi e si svolsero dal 1895 al 1900, a cui seguirono quelli dal 1907 al 1913.
«Saxa loquuntur!» Pompei e la «Gradiva». Viaggi in Italia, 1902-1906
Nella Pasqua del 1905, Sigmund e Alexander partirono per il sud, presumibilmente per cercare una sistemazione dove passare la villeggiatura.
La lunga e dettagliata lettera descrive ai figli, a Martha e a Minna i sentieri di montagna lastricati di pietra, attraverso prati fioriti e boschi sconfinati, rendendoli partecipi dell’osservazione e della raccolta di bellissimi fiori primaverili, tra cui crochi e nontiscordardimé (allegati alla lettera), così come la descrizione del grandioso panorama:
«Finalmente si esce dal bosco, si ha davanti un panorama che sembra una carta geografica [...]. La solitudine era incantevole, monti, foreste, fiori, acqua, castelli, monasteri e nemmeno una persona».
Il viaggio nell’Italia del nord si svolse dal 3 al 23 settembre.Il primo soggiorno fu a Innsbruck; la tappa successiva li portò a Rovereto passando per Bolzano.
Freud scrisse una cartolina postale da Villa Serbelloni, splendidamente situata e con panorama su due laghi: «Finalmente un bel posto in questo viaggio dopo la brutta Milano.
Il lago di Como è stupendo. Una villa dopo l’altra, un paese dopo l’altro».
La cartolina da Bellagio dell’8 settembre precisa i loro piani: «oggi viaggio sul lago di Lugano [...] poi avanti per Pallanza sul lago Maggiore».
Da Pallanza, Sigmund e Minna visitarono le tre Isole Borromee.
Dopo le tappe sui laghi, Sigmund e Minna partirono in treno per Genova dove arrivarono nel pomeriggio del 12 settembre.
Il pomeriggio del 13 Freud e Minna fecero una gita a Pegli.Il nome della località fu occasione di un caso di amnesia riportata da Freud nel 1907 nella seconda edizione de “Psicopatologia della vita quotidiana", nel capitolo 3, “Dimenticanza di nomi e sequenze di parole”.
In una lettera finale Freud include anche un riassunto personale dei momenti salienti del viaggio: «Del paesaggio non si può parlare senz’essere un poeta o citare altri. [...] già solo sotto le palme è addirittura un lusso, si può essere curiosi di sapere quale sarà la debita punizione».
Se VUOI puoi cliccare sul link che trovi qui sotto per ASCOLTARE tutti i podcast di «I viaggi di Freud in Italia» https://penisolabella.blogspot.com/2024/12/audiolibro-i-viaggi-di-freud-in-italia.html