In ogni piccolo paese che si rispetti esiste una figura che appare e scompare in determinati periodi della settimana, del mese o dell’anno. Vengono da posti lontani e s’imbattono nei nostri luoghi per diversi motivi, il più delle volte per legami familiari o per puro caso. Stiamo parlando dei Villeggianti, i foresti abitudinari, una risorsa fondamentale per tutti i paesi (soprattutto in questo periodo di abbandono dei piccoli comuni) perché il loro punto di vista può darci una narrazione del tutto nuova e originale di un posto che gli stessi residenti spesso non riescono a intravedere.

Se poi il villeggiante in questione è un’artista che ha fatto del suo luogo di vacanza la location di una sua opera che fai? Non lo inviti come ospite del podcast?

Marco Quaranta è un architetto originario di Legnano (MI) che fin da bambino ha frequentato e frequenta ancora la provincia della Valtaro in particolare Bedonia.

Proprio Bedonia e i suoi abitanti fanno parte di un fumetto di sua creazione dal titolo “Fetta, nato per correre” una storia di robot, spionaggio, esperimenti genetici ma soprattutto di umanità nonostante i temi fantascientifici trattati.

Oltre a presentarci questa graphic novel che ha permesso a Bedonia di diventare un luogo mitologico nell’underground lombardo, Marco ci ha parlato anche dei suoi lavori d’incisione sui cofani delle auto, del suo rapporto con la provincia in confronto alla vita urbana e della sua Bedonia dimostrandoci che anche un paese che per alcuni non ha nulla da raccontare per altri è un posto dove può accadere di tutto anche l’irrealistico.

A volte serve solo un po’ di fantasia

SE VOLETE DARE UN’OCCHIATA AI LAVORI DI MARCO:

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Borgoland è un gioco da tavolo ambientato per le vie di Borgo Val di Taro (PR) , paese capoluogo della Valtaro. Lo scopo è quello di accumulare punti e portare a termine gli obiettivi rispondendo alle domande che riguardano la storia del Borgo e le vicende dei suoi abitanti.

A parlarci meglio di questo board game abbiamo le ideatrici dello stesso ovvero Angelica Pattoneri e Lina Bruschi che ci hanno spiegato la genesi del gioco, le sue regole e ,cosa più importante, il motivo per cui lo hanno inventato: tramandare le conoscenze di questo paese con molta più storia di quello che si pensa alle nuove generazioni.

Giocando a Borgoland si scopriranno aneddoti e curiosità che forse anche gli stessi "borgotaresi" non conoscono e forse grazie a questo gioco si inizierà a guardare le vie e i monumenti dei piccoli paesi con un’altra prospettiva perché anche in minuscola cittadina si può celare una grande storia

SE VOLETE ACQUISTARE BORGOLAND O VOLETE ORGANIZZARE GIORNATE/SERATE GIOCHI:

• INDIRIZZO MAIL: borgoland.info@gmail.com
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• FACEBOOK: https://www.facebook.com/p/Borgoland-100081955023914/

POTRETE TROVARE BORGOLAND ANCHE IN QUESTI NEGOZI:

• CARTOLERIA CAVANNA: Via Nazionale, 58, 43043 Borgo Val di Taro PR
• CARTOLERIA STOTO: Via Nazionale, 33, 43043 Borgo Val di Taro PR
• TABACCHERIA MAZZUCHELLI: Via Nazionale, 37, 43043 Borgo Val di Taro PR
• LIBRERIA BORGOLIBRI: Via Cassio, 21, 43043 Borgo Val di Taro PR
• BAR REPUBBLIC: Via della Repubblica, 18, 43043 Borgo Val di Taro PR
• UFFICIO TURISTICO: Piazza Prospero Manara, 7, 43043 Borgo Val di Taro PR

Tentate la sorte e scaldate i dadi, detto ciò

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“Strutturato, bouquet, tannini, pas dosé, metodo classico…” il mondo dell’enologia è pieno di questi termini che potrebbero spaventare il consumatore medio. In realtà il mondo del vino è molto più alla portata di tutti di quel che si pensa e in questa puntata abbiamo chiamato l’ospite giusto per spiegare questo concetto.

Classe 1994, originario di Tarsogno (PR) Giorgio Scarsella si è affermato in questi anni come Export & Sales Manager presso Tommasi Family Estates esportando sia la sua esperienza nel settore sia la sua incredibile passione, diventando un ambasciatore del vino nel mondo anche attraverso la sua società di consulenza GS Wine Consultant.

La forza e l’eleganza di Giorgio sta nell’umiltà con cui si presenta e in cui espone le sue conoscenze, senza mai cadere nella boria che spesso molti esperti del settore hanno e che portano le persone ad allontanarsi da questo mondo.

Il suo modo “provinciale” di porsi nel parlare di aneddoti professionali e non, del suo legame con il suo paese e della sua visone del vino inteso come “strumento per la cordialità e la serenità d’animo” rendono questa una puntata imperdibile, soprattutto per chi vorrà far bella figura alle tavole delle prossime cene/pranzi di Natale che stanno per arrivare.

Quindi in alto i calici,

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