エピソード

  • 7. (Non) amare le donne
    2024/11/24
    “Io so che cosa è passato attraverso di me – dice Gino Cecchettin, papà di Giulia, uccisa un anno fa dall’ex fidanzato - e, se ho avuto in dono una forza per poter andare avanti, devo usarla a fin di bene e quindi portare avanti un messaggio affinché ci possa essere una parità sostanziale tra i due generi, ma soprattutto un rispetto reciproco affinché non possa succedere ad altra donna”. Il podcast Il Tempo delle Donne Reloaded si conclude con una puntata speciale nella giornata internazionale contro la violenza di genere: l’impegno di Cecchettin per salvare ragazze incastrate in relazioni tossiche (come Lara, incontrata in aeroporto); i nove campanelli che possono dare l’allarme di un legame morboso, un passo prima della violenza, elencati dall’inviata del Corriere Giusi Fasano; le proposte del sindaco di Milano Beppe Sala per una città più sicura. In apertura e chiusura, due modelli positivi: l’attore e regista Carlo Verdone che non teme di disegnare ruoli femminili forti; la coppia nell’arte e nella vita Fausto Lama e Francesca Mesiano (Coma Cose) che hanno costruito un’intesa fondata sul rispetto.
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    24 分
  • 6. Una staffetta tra le generazioni
    2024/11/17
    Donne che hanno combattuto, contro la dittatura e per i diritti civili, come la staffetta partigiana Flora Monti, che a novant’anni passati ancora incita: “Dovete lottare!”. Donne che ne hanno raccolto l’eredità e continuato sul percorso dell’emancipazione, come la storica femminista Lea Melandri. Infine, giovani che costruiscono ponti, superando il vuoto di lotta lasciato dalla generazione di mezzo, come la scrittrice Jennifer Guerra: “Abbiamo la voglia di recuperare radici che non ci sono state tramandate”. Si parla di femminismo ma anche di altri passaggi di conoscenza tra adulti e ragazzi, che in un’azienda come EY (sponsor del podcast) avviene grazie all’intelligenza artificiale. Si ragiona di “rivolta” delle nuove generazioni con Vasco Brondi; e di tornare a confrontarsi con la comica Katia Follesa: “Le battaglie, anche quelle morali, si vincono facendo squadra. E parlando”. “Idee, proposte, provocazioni utili per un dibattito sul ruolo della donne nella società, all’altezza dei tempi e delle sfide a cui siamo tutti chiamati”: è il messaggio di incoraggiamento che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella manda al Tempo delle Donne.
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    26 分
  • 5. Chi ti credi di essere? (la sindrome dell’impostore e come schivarla)
    2024/11/10
    "Il complesso ammazza-talento”, lo chiama la giornalista del Corriere della Sera Virginia Nesi, perché innesca un meccanismo di autoboicottaggio che frena soprattutto le donne: è la sindrome dell’impostore. Non una malattia, ma un senso di inadeguatezza che ha contagiato anche ragazze di successo, come la content creator Camihawke: “Me ne sono accorta principalmente nel periodo universitario – racconta -, per cui tutti i miei successi, i buoni voti agli esami tendevo sempre a farli risalire a una grande percentuale di fortuna”. Ce l’hanno anche i nuovi adolescenti, la generazione Alpha che sta crescendo? Il professor Mario Fillioley dice che i suoi alunni ne sono immuni “anzi hanno un atteggiamento eccessivamente spavaldo”, distratto, frettoloso; e prestano attenzione, con ansia crescente, solo ai social. “Ragazzi molto sensibili – aggiunge il collega docente Vincenzo Schettini, star del web -: ma che rischiano di sviluppare una dipendenza dalle tecnologie”. La giovane Alessia Lanza, dall’alto dei suoi 4,4 milioni di follower su TikTok, racconta come ha imparato a gestire il mezzo (con cautela e l’aiuto del papà). E confessa con semplicità - come Camihawke - di essersi anche fatta aiutare dalla psicanalisi, che può contribuire anche a disinnescare la sindrome dell’impostore. Un passaggio da fare per farsi valere come donne, però, avverte la linguista femminista Vera Gheno, è innanzi tutto riconoscere il patriarcato dentro di noi. Quindi creare una comunità solidale. Anche attraverso l’amicizia femminile? È quello in cui credono la conduttrice Ema Stokholma e la vicedirettrice vicaria del Corriere Barbara Stefanelli, “spiate” in una conversazione in corridoio.
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    22 分
  • 4. lavorare per la libertà: dall'Iran all'Ucraina (finendo in carcere)
    2024/11/03
    Per la prima volta nella lingua italiana del suo esilio, l'attore e drammaturgo Ashkan Khatibi racconta di come la sua vita sia "cambiata completamente" a partire dalle proteste del 2022 per la libertà delle donne in Iran. Con lui l'artista Sadaf Barghbani, che porta nel corpo 150 pallini di piombo sparati dalla polizia: "Essere coraggiose in Iran non è una scelta, è l'unico modo per esistere". E la giornalista del Corriere Greta Privitera che si spende perché Ashkan e Sadaf possano ancora lavorare e far sentire la propria voce. Sul palco del Tempo delle Donne 2024 si parla anche di Toomaj, rapper iraniano condannato a morte per i testi delle sue canzoni. La sentenza è stata revocata, ma resta in carcere: a lui è dedicata la canzone "Farò più rumore del ratatata" del gruppo torinese Eugenio in via di Gioia in collaborazione con il cantante Willie Peyote. Ci spostiamo quindi nell'Ucraina trascinata in guerra dall'attacco russo: la reporter Marta Serafini porta al festival due donne, Olha e Irina, che per sostenere la famiglia sostituiscono nel lavoro in acciaieria i mariti al fronte, scoprendo vie impreviste per l'emancipazione. Infine, ancora il lavoro che potrebbe essere (ma non lo è) strumento di recupero di libertà e diritti, nello specifico nelle carceri italiane, dove ci conduce il giornalista del Corriere Alessandro Trocino con gli scrittori Daria Bignardi ed Edoardo Albinati.
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  • 3. Il corpo che parla: disturbi alimentari e altre ferite
    2024/10/27
    Il corpo parla, soffre, provoca, reagisce. Cambia. Al Tempo delle Donne 2024 la presentatrice e attrice Ambra Angiolini è per la prima volta accompagnata dalla figlia Jolanda Renga, con la quale fa un gioco: sul palco del Teatro dell’Arte si scambiano i ruoli. La mamma artista immagina di subire le pressioni di una ragazza (“Ho vent’anni, ma forse il mondo me ne chiede di più”); Jolanda si mette nei panni di una donna adulta (“Ho 47 anni e mi piacerebbe godermi la mia età con tutto quello che porta con sé”). Ma fa anche di più: con grande commozione, legge un passaggio del libro in cui la madre Ambra parla della sua bulimia: “Mi sento uno schifo, dopo aver fatto il pieno di amore alimentare, mi metto davanti allo specchio e comincio a ridere nervosamente del totale fallimento che vedo”. È il tema centrale di questa puntata, il disturbo alimentare, malattia esplosa con le costrizioni del Covid, che è importante saper riconoscere per poter curare. “Io non ho mai nascosto il fatto di essere stata male – ammette la vicedirettrice del Corriere Fiorenza Sarzanini, che si è messa in gioco su questo fronte da cronista sulla scorta dell’esperienza personale -. Ho pensato che il fatto di essere guarita e di aver avuto una bella vita potesse essere una spinta per chi stava male per uscire dalla malattia”. Con lei ne parlano la giornalista Elisa Messina e la psichiatra Laura Dalla Ragione. Offrire una via d’uscita è anche la battaglia della cantante e rapper MissTake. Il suo corpo è stato esposto dall’ex fidanzato online, revenge porn si chiama questa violenza. Lei ha reagito alla vergogna e ora promette: “Bisogna imparare a sganciarsi dal giudizio e uscirne vincenti”
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    23 分
  • 2. Il costo di essere (o non essere) madri
    2024/10/20
    Il lavoro è una fregatura per le donne, si chiede l’attrice Laura Curino? Facciamo un po’ di conti, vincendo la tradizionale diffidenza nei confronti dei soldi («Impariamo a chiedere – dice la giornalista del Corriere Maria Luisa Agnese - : il denaro non è lo sterco del diavolo!»). Siamo state però allevate così, suggerisce l’economista Azzurra Rinaldi: una ricerca internazionale indica che le bambine ricevono paghette inferiori rispetto ai coetanei maschi. I quali da grandi penseranno di avere l’obbligo (e il peso) di mantenere le mogli; soprattutto quando le consorti, diventate madri, faranno fatica ad avere un impiego stabile e ben retribuito (lo spiegano bene lo spettacolo dell’attrice Antonella Questa e l’analisi della giornalista del Corriere Rita Querzé). Arriviamo quindi a parlare del giudizio sociale in Italia sulle donne che non hanno figli, con la scrittrice Antonella Lattanzi, perché l’hanno scelto o perché non è stato possibile. Sul finale, la voce dell’attrice Monica Guerritore rivendica visibilità anche per un corpo maturo, con i suoi segni e la sua bellezza, che la società dell’immagine vorrebbe oscurare.
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  • 1. “Ragazze, fatevi sentire!” (parola di Mario Draghi)
    2024/10/13
    Il Tempo delle Donne è una festa-festival, spiega la vicedirettrice vicaria del Corriere della Sera Barbara Stefanelli. Si parla allora di “Lavoro e Parità” cominciando con la cantante Angelina Mango, chiudendo con l’umorismo surreale di Valerio Lundini, incrociando in camerino la discografica Caterina Caselli. Ma il cuore della puntata resta l’intervista del direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana all’ex premier già presidente della Bce Mario Draghi. Il quale lancia la sfida: “Ma la gente che paga le donne meno degli uomini sa che sta andando contro la Costituzione italiana?”. Si punta il dito sul divario tra i salari (oltre 18 punti percentuali, record in Europa), si discute di madri che faticano a mantenere un impiego (“Una delle frasi che non sopporto è mi va in maternità”), si sostengono le quote rosa (“Servono a fare emergere quel merito delle donne qualificate che non sarebbe altrimenti riconosciuto”), si incoraggiano le ragazze. Che cosa consiglierebbe Draghi alle giovani alle prime esperienze di lavoro? “Di parlare, di dire quello che non va subito (...) parlare per farsi sentire, per proporsi, per affermarsi…”.
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    25 分
  • TRAILER - Il Tempo Delle Donne Reloaded
    2024/10/08
    Il Tempo delle Donne è il più importante appuntamento annuale del Corriere della Sera. Si è svolto dal 12 al 15 settembre 2024 in Triennale, a Milano, ed è stata dedicata al tema del lavoro e della parità. C’eravamo anche noi, dietro le quinte del festival, in mezzo agli addetti ai lavori, al pubblico numerosissimo e vario, agli ospiti di ogni provenienza. Adesso riavvolgiamo il nastro e condensiamo tutto in questo podcast. Per chi vuole rivivere il festival e per chi non c’era. Per chi ci sarà alla prossima occasione.
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    2 分