Provate a prendere un foglio bianco e a disegnare il mondo. Probabilmente la mappa che disegnerete è simile a quella con cui siamo cresciuti, quella con l'Europa al centro. Una rappresentazione elaborata alla fine del XVI secolo per facilitare la navigazione e affermare la centralità dell’Europa negli assetti globali. Ma già allora c’erano tanti altri modi per rappresentare il mondo, perché una cosa è certa: non esistono mappe neutre, sono tutte espressioni di un progetto, sia questo di natura politica, economica o sociale. Nella seconda puntata parliamo di cartografia: la globalizzazione ha accorciato o reso invisibili le distanze, ma le mappe ci ricordano che invece lo spazio geografico esiste, e continua a essere un elemento fondamentale per capire quello che accade intorno a noi. Con il giornalista britannico Tim Marshall e la professoressa di urbanistica Nausicaa Pezzoni, riflettiamo sulla rappresentazione del mondo, dalla geopolitica alle strade delle nostre città globali, fino allo spazio.
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