
Karim Galici tra arte, accessibilità e amicizia lunga trent’anni
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Il documentario nasce da un’esperienza reale: un viaggio da Cagliari a San Francisco compiuto da Galici insieme a Marco Altea, ideatore dell'app Weibull. Il film intreccia tecnologia, amicizia, accessibilità e amore, offrendo uno sguardo profondo sul tema della disabilità, vissuto con forza e dignità. Senza tralasciare il valore artistico, Galici realizza un'opera toccante e coinvolgente, pensata per sensibilizzare e ispirare.
Run Trip Life è stato definito da Antonello Zanda come una perfetta sintesi tra cinema del viaggio e cinema sociale. Girato in presa diretta durante l’esperienza americana, il film evita la costruzione artificiale tipica dei documentari a tema sociale e si affida invece alla forza del vissuto autentico. Galici non utilizza una troupe, ma si affida alla spontaneità dei momenti condivisi con Marco, cogliendo riflessioni sincere e confessioni che danno spessore al racconto.
Tra cinema del reale e missione sociale: un film che rompe i confini della rappresentazioneNel film non si parla solo di mobilità, tecnologia inclusiva e barriere architettoniche, ma anche di sentimenti, relazioni e quotidianità. Galici racconta l’amore di Marco per Milly, il legame con i genitori, le fragilità e la resilienza. San Francisco diventa il simbolo di un sogno possibile: una città dove l’accessibilità urbana è la norma, ma anche il luogo in cui emergono contraddizioni profonde, tra ricchezza tecnologica e povertà estrema.
Una storia che commuove e stimola il pensiero: il pubblico reagisce con empatia e consapevolezzaDurante l'intervista Galici ha raccontato l’impatto che le proiezioni di Run Trip Life hanno avuto sul pubblico. Dai festival italiani ai centri culturali svizzeri, fino alle scuole medie di Lugano, il documentario ha toccato corde emotive inaspettate. I ragazzi più giovani, considerati inizialmente “non pronti” per un tema così profondo, hanno invece partecipato attivamente, mostrando attenzione, commozione e grande sensibilità.
Karim sottolinea come il film abbia trasformato anche la sua visione del mondo e dell’arte: «L’accessibilità non è un traguardo, ma un punto di partenza per costruire una società più giusta, dove ognuno ha le stesse opportunità». Questo viaggio lo ha spinto a voler continuare a raccontare storie che abbiano un impatto reale sulla vita delle persone.
Run Trip Life verrà proiettato venerdì 30 maggio alle 20:30 al Cinema Greenwich d’Essai di Cagliari, con la partecipazione del cast e ospiti speciali. Un appuntamento imperdibile per chi vuole lasciarsi toccare da una narrazione vera, che attraversa luoghi, corpi, cuori e idee.